Ragazzi! Che dire? Sono reduce da un bellissimo pomeriggio all'insegna della Mantegazza-decadence e, sull'onda del sentimento, non posso fare a meno di esternarvi una parte dei miei pensieri...
Anzitutto, grazie ai nostri gentili ospiti, per averci accolti e sfamati, inaugurando i pomeriggi letterari della Fondazione: roba da far cadere nell'oblio le riunioni einaudiane del mercoledi'.
Ci tengo a farvi sapere quanto sono contenta di far parte di questo gruppo di "teste di banana" (per citare un nostro illustre collega) che ha brillantemente superato la temibile prova del "pranzo-tutti-insieme", citata su tutti i principali manuali di socio-antropologia. Purtroppo non ricordo la paternita' dell'affermazione, ma qualcuno faceva notare che, se non si e' affiatati, eventi simili possono trasformarsi in disastri epocali... sara' banale, ma e' stato bello scoprire che non e' il nostro caso!
Vorrei abbracciarvi fortissimo uno per uno, ma per non invadere la vostra privacy (o qualche altro concetto affine), cerchero' di limitarmi a manifestazioni di affetto virtuali come questo post. Ringrazio moltissimo anche tutti quelli che stamattina hanno preso l'ascenesore con me (cioe' Igor, Bea e Isabella) per non avermi picchiato quando ho detto che sono fondamondalmente contenta di essere qui.
Vi voglio un sacco e una sporta di bene :)
Ps.: rendo noto a tutti che da oggi pomeriggio abbiamo adottato un bel micio che, su proposta di Giulia, e' stato battezzato Fondamonda.
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2 commenti:
Ma Fondamonda il gatto non si mangia il gerbillo?
Spero proprio di no!
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