mercoledì, marzo 21, 2007

MANTEGAZZA RACCONTA

Le cose sono andate così. Più o meno.
Suonata la campana, usciamo. Guardiamo il cielo, contiamo stelle, scattiamo foto, bazzichiamo il bagno. Oltre il bianco cancello, Villapizzone. Dove mangiamo? Chi, cosa, perchè? Capitiamo alla bocciofila per un caso chiamato caruga blues. Tra bigliardi e cariatidi, camerieri smarriti e uomini persi, ricordi di nuvole di fumo e fetore sulle giacche come ricordo, ci arrovelliamo per capire come sederci in nove in un tavolo da sei. Lo smarrito trova la soluzione. Aggiunge un tavolo. Sediamo, mangiamo, beviamo. Comodi, arrabbiata e salsiccia, vino e acqua. Il boss ci spiega un paio di cose della vita. Ridiamo di lui, di noi, del mondo. Lui dice sette euro, noi grazie, il mondo non dice niente. Ma quello è un tipo strano. Ciabattiamo satolli come leoni frolli verso il tram che tran tran ci porta in centro. O giù di lì. Dopo una sosta dei pargoli al bagno e una poppata, prendiamo un altro tram. Piombiamo allo spazio forma e ci scervelliamo per scroccare uno sconto. Lo strappiamo. Siamo dentro, al centro di un mondo. Guardiamo in Ezra Pound e anche lui guarda in noi. E alla fine ci si chiede chi dei due è l'abisso. Truman Capote ci confessa di avere ucciso un uomo, Faulkner di essere un ometto tutto di un pezzo, Sartre di vedere, Beckett di capire. Anche Cartier Bresson ci spiega un paio di cose sulla vita. Coppie scoppiate, vecchie ossessionate, sassi parlanti: tutti hanno voglia di raccontare e alla fine il frastuono ci vince. Usciamo più ricchi: in tasca abbiamo ritrovato monete che non abbiamo mai perduto. Fuori succede una cosa...
Ma questa è un'altra storia

3 commenti:

Mentetropicale ha detto...

Mi hai convinto, giro la prima pagina, cosa è successo fuori?

Anonimo ha detto...

Già, che è successo fuori?

alessia ha detto...

mi aggiungo alla domanda di cui sopra, visto chec'ero ma non ho notato nulla.
Mi date un indizio? Mi ricordo solo Fabio M. alla ricerca delle 2 B: Bagno e Bancomat.