Ecco un blog in perfetto stile postmoderno!
Decidete voi se vi piace, io fino a mercoledì non lo posso neanche consultare.
Buonanotte
Ciccio
lunedì, aprile 30, 2007
domenica, aprile 29, 2007
Come se non bastasse...
...E in più oggi pomeriggio mi sono addormentato, e ho sognato di baciare Isa B.
Vabbè, se devo dire la verità, non mi è dispiaciuto poi tanto... Pensa a dover baciare la zia Nella!
Vabbè, se devo dire la verità, non mi è dispiaciuto poi tanto... Pensa a dover baciare la zia Nella!
Appunti di ponte
Questo post è soprattutto per Mentetropicale, per dimostrargli che non è l'unico rimasto a casa nel ponte.
Partiamo dall'inizio.
Venerdì: giornata eccezionale, dopo l'ottimo aperitivo di giovedì, la permanenza notturna a Mantegazza, la visita in bocciofila con la scoperta che il proprietario è un mio conterraneo. Saluti, baci e abbracci, ci vediamo mercoledì.
Arrivo a Bisceglie tranquillo, pregustando la vacanza e...
BASTARDI!!!
Mi hanno fottuto la bicicletta!
Complice una notte trascorsa da solo al parcheggio, il mio velocipede è stato trafugato da ignoti figli di madre ignota. Conclusione: Sono a piedi. Io non porto rancore, ma spero solo che all'uscita del parcheggio un camionista bulgaro ubriaco vi abbia travolto, senza uccidervi, e che, dopo aver capito che la bicicletta sulla quale eravate non era la vostra, bensì di Ciccio Rigoli, vi abbia denunciato all'autorità costituita che, approfittando delle ottime relazioni diplomatiche Italia-USA ,vi abbia fatto rinchiudere nel penitenziario di Alcatraz, dentro il quale avete scoperto che, contrariamente all'omonimo locale milanese, il venerdì non fanno la serata House con Dj Angelo di Radio Deejay.
Questo solo per cominciare.
Buon Primo Maggio, Maledetti.
Saluti e ordine costituito
Ciccio
Partiamo dall'inizio.
Venerdì: giornata eccezionale, dopo l'ottimo aperitivo di giovedì, la permanenza notturna a Mantegazza, la visita in bocciofila con la scoperta che il proprietario è un mio conterraneo. Saluti, baci e abbracci, ci vediamo mercoledì.
Arrivo a Bisceglie tranquillo, pregustando la vacanza e...
BASTARDI!!!
Mi hanno fottuto la bicicletta!
Complice una notte trascorsa da solo al parcheggio, il mio velocipede è stato trafugato da ignoti figli di madre ignota. Conclusione: Sono a piedi. Io non porto rancore, ma spero solo che all'uscita del parcheggio un camionista bulgaro ubriaco vi abbia travolto, senza uccidervi, e che, dopo aver capito che la bicicletta sulla quale eravate non era la vostra, bensì di Ciccio Rigoli, vi abbia denunciato all'autorità costituita che, approfittando delle ottime relazioni diplomatiche Italia-USA ,vi abbia fatto rinchiudere nel penitenziario di Alcatraz, dentro il quale avete scoperto che, contrariamente all'omonimo locale milanese, il venerdì non fanno la serata House con Dj Angelo di Radio Deejay.
Questo solo per cominciare.
Buon Primo Maggio, Maledetti.
Saluti e ordine costituito
Ciccio
sabato, aprile 28, 2007
Problemi di logica aristotelica, ovvero dove si dimostra che la filosofia è insufficiente alla vita.
Nessuna madre uccide suo figlio.
La Franzoni è una madre.
La Franzoni non ha ucciso suo figlio.
Tutte le donne amano i loro figli.
La Franzoni è una donna.
La Franzoni ama suo figlio.
Tutte le madri hanno un figlio.
Qualche assassino è una madre.
Qualche assassino ha un figlio.
Nessun figlio è colpevole.
Qualche madre uccide suo figlio.
Qualche madre non è colpevole.
(Ve l'avevo detto di non lasciarmi a casa da solo)
La Franzoni è una madre.
La Franzoni non ha ucciso suo figlio.
Tutte le donne amano i loro figli.
La Franzoni è una donna.
La Franzoni ama suo figlio.
Tutte le madri hanno un figlio.
Qualche assassino è una madre.
Qualche assassino ha un figlio.
Nessun figlio è colpevole.
Qualche madre uccide suo figlio.
Qualche madre non è colpevole.
(Ve l'avevo detto di non lasciarmi a casa da solo)
Call me Anacoluto.
Alle colonne di S.Lorenzo un anacoluto si aggirava silenzioso tra noi:
anacoluto,TS gramm., costruzione sintattica in cui all’elemento che inizia la frase non segue un elemento concordato con esso in modo corretto (ad es. il suo discorso sono tutte invenzioni) [quadro 12]
Altro esempio: Maddog gli fa male l'aperitivo.
anacoluto,TS gramm., costruzione sintattica in cui all’elemento che inizia la frase non segue un elemento concordato con esso in modo corretto (ad es. il suo discorso sono tutte invenzioni) [quadro 12]
Altro esempio: Maddog gli fa male l'aperitivo.
giovedì, aprile 26, 2007
ALLELUJA ALLELU ALLELUJA
Mentre voi siete ancora in giro a bighellonare e ad alcolizzarvi, io mi appresto ad andare a nanna, dopo aver stampato il MERAVIGLIOSO calendario del mese di maggio, che neanche a dirsi, si apre lunedì 2 maggio con GP..........
Mi sento un po' babbiona, ma lo so con te, non finirà, il sogno di sentirsi dentro un fi-ilm................(Bea a questo punto dovrebbe riconoscere l'esimia fonte..)
Buonanotte, marmottine.
Vi voglio bene.
Mi sento un po' babbiona, ma lo so con te, non finirà, il sogno di sentirsi dentro un fi-ilm................(Bea a questo punto dovrebbe riconoscere l'esimia fonte..)
Buonanotte, marmottine.
Vi voglio bene.
mercoledì, aprile 25, 2007
«Raffaele l'aveva guardato, poi si era girato verso l'ultima striscia d'azzurro porcellanoso del cielo: c'era anche una bava di nubi. Cosí scosse la testa come per dire che non era poi un gran divertimento».
Ho cominciato Dura madre di Fois e subito nelle prime righe ho trovato: «l’ultima striscia d’azzurro porcellanoso». Massima libertà dell’autore, ognuno è libero di scrivere quello che gli pare, nel rispetto però di un immaginario condiviso. Dico «porcellanoso» e mi viene a grufolar tra le gambe un porcello/lanoso rosa, due quintali di verro adulto, per metà ricoperto dal fango, uno di quelli che si avvistano sempre a Linea/Mela verde, il classico maiale inconsapevole del suo destino da insaccato, non un cielo azzurro.
Per evocare la porcellana devi dire porcellana, non usare un termine desueto che il dizionario Treccani definisce: «agg, non com. - che ha l’aspetto vetroso e lucido della porcellana».
E lascio perdere la «bava di nubi»...
P.s. E Pischedda, dov'era Pischedda?
Ho cominciato Dura madre di Fois e subito nelle prime righe ho trovato: «l’ultima striscia d’azzurro porcellanoso». Massima libertà dell’autore, ognuno è libero di scrivere quello che gli pare, nel rispetto però di un immaginario condiviso. Dico «porcellanoso» e mi viene a grufolar tra le gambe un porcello/lanoso rosa, due quintali di verro adulto, per metà ricoperto dal fango, uno di quelli che si avvistano sempre a Linea/Mela verde, il classico maiale inconsapevole del suo destino da insaccato, non un cielo azzurro.
Per evocare la porcellana devi dire porcellana, non usare un termine desueto che il dizionario Treccani definisce: «agg, non com. - che ha l’aspetto vetroso e lucido della porcellana».
E lascio perdere la «bava di nubi»...
P.s. E Pischedda, dov'era Pischedda?
Piccoli incovenienti
Oddio mi accorgo solo ora che nel passaggio da una forma all'altra, per un evidente problema di compressione, si è persa l'immagine jpeg di Arnoldo. Mi cospargo il capo di cenere e imploro Suzzi, al suo ritorno da Bologna, di ripristinarla.
Siccome la voglia di lavorare al solito scarseggia, e siccome non è il caso che gli insegnamenti di Achilli cadano nel vuoto, ho scelto di dare una nuova veste al nostro cazzutissimo blog (il morbo Adelphi si fa strada). Dal verde pisello al bianco, molto elegante, molto Salinger...
[Se non vi piace lo cambio]
igor
[Se non vi piace lo cambio]
igor
Cambio location
Buongiorno cari adepti della cultura!
Mentre voi probabilmente starete dormendo il sonno dei giusti, il vostro affezionato Ciccio è nel pieno del trip di lavaggio casa, che francamente stava per trasformarsi in una bidonville. Prima però di andare a fare la pasta in casa come una brava massaia, volevo però comunicarvi che è natat una nuova proposta per giovedì.
Partiamo dall'antefatto.
4 uomini medi (Rigoli, Colux, Mad Dog e Silla) vanno a vedere la partita del Milan e ad ubriacarsi. Mancava solo picchiare i figli e saremmo stati dei mariti perfetti. Il locale che ha ospitato questo quartetto ci ha offerto:
Un buon buffet;
Prezzi onesti;
Una bella location, per la precisione una traversa di via Torino con annesso parco e spazio esterno;
Altri locali attorno che offrono interessanti alternative.
Domani in assemblea plenaria decideremo, ma sappiate che non ve ne pentirete, scegliendo questa proposta della Rigoli Touring.
Saluti e tagliatelle
Ciccio
Mentre voi probabilmente starete dormendo il sonno dei giusti, il vostro affezionato Ciccio è nel pieno del trip di lavaggio casa, che francamente stava per trasformarsi in una bidonville. Prima però di andare a fare la pasta in casa come una brava massaia, volevo però comunicarvi che è natat una nuova proposta per giovedì.
Partiamo dall'antefatto.
4 uomini medi (Rigoli, Colux, Mad Dog e Silla) vanno a vedere la partita del Milan e ad ubriacarsi. Mancava solo picchiare i figli e saremmo stati dei mariti perfetti. Il locale che ha ospitato questo quartetto ci ha offerto:
Un buon buffet;
Prezzi onesti;
Una bella location, per la precisione una traversa di via Torino con annesso parco e spazio esterno;
Altri locali attorno che offrono interessanti alternative.
Domani in assemblea plenaria decideremo, ma sappiate che non ve ne pentirete, scegliendo questa proposta della Rigoli Touring.
Saluti e tagliatelle
Ciccio
lunedì, aprile 23, 2007
Aperitival marketing

In primis: Poichè si sta riscontrando un quasi plebiscito per giovedì, credo non ci siano problemi ad annunciare: Habemus aperitivum!
Vi va bene il locale dell'altra volta? Si accettano, come sempre in democrazia, suggerimenti.
In secundis: Dovrei essere preoccupato o rallegrarmi del fatto che il mio nome non compaia in alcuna lista di libri di Attanasio? Ai postriboli l'ardua sentenza...
In contornis: Per rispondere ad un quesito sorto stamattina, il buon Maurizio Vento potrebbe assomigliare a Paolo Bonolis. In suo onore sto ascoltando i Crass citati oggi.
Dulcis in fundo: Vado a scrivere la lettera all' autore richiesta da Herbie il Maggiullino tutto matto. Non senza essermi prima preparato un gin-lemon da scrittore beat. Sono certo che in questo compito (la lettera, non il gin-lemon), più che la mia formazione umanistica, conteranno i mesi passati a scrivere mail ai clienti 3, e le ore dedicate ad analizzare i reclami dei clienti business. E io che credevo fosse un lavoro troppo banale per una mente eccelsa come la mia!
Saluti e cross mailing
Ciccio
Marketing innovativo
Siccome oggi abbiamo avuto l'uomo marketing, che mi ha affascinato con l'emblema del dio dollaro puntato sul petto, vi segnalo la presentazione di un libro particolarmente innovativa.
E la cura è...il suicidio!
Non credo abbiate avuto difficoltà a riconoscere lo stile in piena mantegazza decadence...e in effetti è la risposta che mi è stata data da un membro della suddetta casa alla domanda: c'è cura dalla dipendenza da mantegazza?Eh si, perchè noi sfigati fuorisede finiamo sempre per ritrovarci lì tutti insieme...in forte dipendenza...alla fine non li vedi e ti mancano pure, e tutte le cazzate inutili...inizio a preoccuparmi seriamente per la mia psiche, soprattutto alla fine dei cinque mesi di cura...quindi chi è ancora è in tempo, fugga...verso altri mondi...
P.S. Avverto che nelle ultime file oggi serpeggiava un' evidente fascinazione per l'uomo del marketing...o tempora o mores!
P.S. Avverto che nelle ultime file oggi serpeggiava un' evidente fascinazione per l'uomo del marketing...o tempora o mores!
domenica, aprile 22, 2007
Esempi di vita vissuta
Ma quant'è bello l'itagliano... Sentite un po' le ultime dal mondo:
- Nel mezzo di una situazione imbarazzante: "Ho pensato di fare una battuta per smagnetizzare la situazione..." (invece di sdrammatizzare)
- "Se tu ci andressi più spesso" (invece di andresti, ovviamente)
- il villaggio di Madre Marcolini...
- Un'impresa deve ritinteggiare tutte le case della mia via. Questo è presumibilmente il dialogo fra i due operai che si accingevano a scrivere i nomi dei colori che stavano provando: - Come si scrive Sahara?- -Con l'acca!- -Caspita, hai ragione: HSAARA!-
E per concludere, vi offro la traduzione ufficiale del dirty bird di Stephen King: "razza... razza... razzza (con tre zeta) di sporca burba!"
Buonanotte a tutti, ci vediamo domani!
Letterina
Esimio/a Autore/trice,
sono una sfigata studentessa del MasterFondaMonda che voglio imparare il lavoro piùbbello del mondo e cioè il redattore editoriale.
per mia suprema sfiga mi è toccato di dover fare l'editing ad un suo cazzutissimo testo sui film. con la presente le comunico che causa l'inleggibilità della sua prosa mediana, l'incepparsi della sintassi, nonchè l'incorrettezza di diversi dati: il suo testo è risultato inpubblicabbile. la invito caldamente a voler accettare le correzzioni. potrà comodamente scegliere fra una gamma di 23 differenti proposte di modifica, quella che le garba più meglio. ha tempo fino a sabato prossimo per rimandarci indietro il tutto...vedi di darti una mossa che non siamo mica qui ad aspettare te e caccia una citazione, almeno quella corretta e sensata. altrimenti te lo do io l'editing.
confidando nel suo senso del pudore, la invito a frequentare un corso di italiano per stranieri.
con osservanza,
FondaMonda
sono una sfigata studentessa del MasterFondaMonda che voglio imparare il lavoro piùbbello del mondo e cioè il redattore editoriale.
per mia suprema sfiga mi è toccato di dover fare l'editing ad un suo cazzutissimo testo sui film. con la presente le comunico che causa l'inleggibilità della sua prosa mediana, l'incepparsi della sintassi, nonchè l'incorrettezza di diversi dati: il suo testo è risultato inpubblicabbile. la invito caldamente a voler accettare le correzzioni. potrà comodamente scegliere fra una gamma di 23 differenti proposte di modifica, quella che le garba più meglio. ha tempo fino a sabato prossimo per rimandarci indietro il tutto...vedi di darti una mossa che non siamo mica qui ad aspettare te e caccia una citazione, almeno quella corretta e sensata. altrimenti te lo do io l'editing.
confidando nel suo senso del pudore, la invito a frequentare un corso di italiano per stranieri.
con osservanza,
FondaMonda
sabato, aprile 21, 2007
MANTEGAZZA RIFERISCE
Per tutti gli interessati: la punta generale è alle otto in piazza Duomo.
Rock'n'roll
Rock'n'roll
venerdì, aprile 20, 2007
spostamenti immobiliari
Ebbene sì, pare che in via Bazzini 4 nascerà una sezione distaccata del Mantegazza decadence: Fabio M. e l'architetto si sono conosciuti e pare vadano d'accordo. Sarà nato un nuovo amore? Quanto a me comincio a temere: dato il tenore impegnativo dei discorsi fin dall'esordio, mi vedrò costretta a fuggire?????
Vi terrò informati, so che ci tenete.
Baci filosofici.
Vi terrò informati, so che ci tenete.
Baci filosofici.
Prova a farmi l'editing se ci riesci
Volevo aggiungere che ho saputo che uno studio scientifico che è stato condotto in un'università che non mi ricordo se è in Gran Bretagna o negli Stati Uniti dice che è stato accertato [provato/dimostrato] che è meglio farsi sciogliere un pezzo di cioccolato fondente in bocca che baciare appassionatamente il proprio partner (ma anche uno sconosciuto che aggiunge un brivido in più) che anche se ci mette tutto l'impegno non sarà mai come il Lindt che però non deve essere al latte che è buono ma non è la stessa cosa che il fondente.
La via crucis è finita?
Nuntio vobis gaudium magnum....la via crucis è finita!!
Infatti, dopo aver consegnato le sudatissime bozze al nostro amatissimo Maggiulli, già pregustavo il breve periodo di meritato riposo.
Peccato che il nostro eroe abbia subito stemperato la nostra gioia annunciandoci un simpatico test di editing....si perchè fino adesso passavamo le serate chini sul computer a correggere virgole e refusi per divertimento, no?
Comunque, visto che, come si dice dalle mie parti, si barcolla ma 'un si molla....propongo un fine settimana di festeggiamenti e bagordi per riprenderci dallo shock.
Nel frattempo, baci perspiqui a tutti, miei piccoli e adorati lemuri.
Infatti, dopo aver consegnato le sudatissime bozze al nostro amatissimo Maggiulli, già pregustavo il breve periodo di meritato riposo.
Peccato che il nostro eroe abbia subito stemperato la nostra gioia annunciandoci un simpatico test di editing....si perchè fino adesso passavamo le serate chini sul computer a correggere virgole e refusi per divertimento, no?
Comunque, visto che, come si dice dalle mie parti, si barcolla ma 'un si molla....propongo un fine settimana di festeggiamenti e bagordi per riprenderci dallo shock.
Nel frattempo, baci perspiqui a tutti, miei piccoli e adorati lemuri.
giovedì, aprile 19, 2007
SGRUNF!
Giusto per non smentire la mia fama di brontolona, vi farò partecipi delle mie doléhances serali, ma brevemente, che poi mi aspettano i due puntatoni di The Closer, mentre voi siete là a spassarvela con i Mensana. Oh insomma, mi sento proprio rincoglionita da quando ho cominciato questo master, le mie ben poche certezze precedente si sono una AD una (ci tengo, io alle D eufoniche, sia chiaro!) sgretolate sul perfido pavimento violaceo della fondazione, non so il latino e non lo saprò mai, ho passato l'età limite per imparare lingue nuove, e perdipiù nonostante stia facendo la fame da tre giorni e ieri abbia bruciato più di 300 kilocal sul tapirulan (scritto così, che mi piace assai) la bilancia non si schioda da quel peso che mai confesserò, ma che è ben impresso nella mia mente. Quale peggior tragedia per una fanciulla?
Eureka!
Ho avuto l'idea per la Casa Editrice..sono stato folgorato sulla strada di casa, tanto che ho preso il treno per Varese e non per Como...
Pensavo ai vari settori dell'editoria...con davide da peresson scherzavamo (non troppo) sul porno, ma le case editrici erotiche esistono già (S/E mi pare si chiami, poi c'è pizzo nero – porno - e c'è pure qualcosa di specifico per il mercato gay) insomma pur essendo il mercato del porno il settore trainante dell'e-commmerce non sembrava esserci spazio per iniziative editoriali nel campo.
Allora ho pensato che in italia c'è un gruppo di potenziali lettori, in costante crescita, ben individuabile, che finora non ha cercato nessuno...chi ? gli immigrati
Ci sono, è vero, una serie di libri per imparare l'italiano, ma ci fermiamo lì...mancano completamente una serie di manuali per aiutare l'immigrato a trovare casa, prendere la cittadinanza...spiegati in una lingua facile (magari anche in edizione bilingue), che li renda autonomi.
Si potrebbero fare anche testi militanti, tipo che so, un "Sopravvivere al CPT", o cose del genere...
Finanziamenti potrebbero arrivare anche dalle istituzioni...
Penso già a un libro che raccolga le cose principali, che potrebbe chiamarsi "Benvenuto in Italia" che rinverdirebbe i fasti dei manuali Hoepli, di quel manuale dell'ingegnere dalle innumerevoli ristampe...
Insomma, non avessi da fare Maggiulli, sarei entusiasta.
Il messaggio pubblicitario serve a raccogliere adesioni al progetto.
Pensavo ai vari settori dell'editoria...con davide da peresson scherzavamo (non troppo) sul porno, ma le case editrici erotiche esistono già (S/E mi pare si chiami, poi c'è pizzo nero – porno - e c'è pure qualcosa di specifico per il mercato gay) insomma pur essendo il mercato del porno il settore trainante dell'e-commmerce non sembrava esserci spazio per iniziative editoriali nel campo.
Allora ho pensato che in italia c'è un gruppo di potenziali lettori, in costante crescita, ben individuabile, che finora non ha cercato nessuno...chi ? gli immigrati
Ci sono, è vero, una serie di libri per imparare l'italiano, ma ci fermiamo lì...mancano completamente una serie di manuali per aiutare l'immigrato a trovare casa, prendere la cittadinanza...spiegati in una lingua facile (magari anche in edizione bilingue), che li renda autonomi.
Si potrebbero fare anche testi militanti, tipo che so, un "Sopravvivere al CPT", o cose del genere...
Finanziamenti potrebbero arrivare anche dalle istituzioni...
Penso già a un libro che raccolga le cose principali, che potrebbe chiamarsi "Benvenuto in Italia" che rinverdirebbe i fasti dei manuali Hoepli, di quel manuale dell'ingegnere dalle innumerevoli ristampe...
Insomma, non avessi da fare Maggiulli, sarei entusiasta.
Il messaggio pubblicitario serve a raccogliere adesioni al progetto.
Mea culpa
Si, lo so, lo so...
Avevo detto che sarei venuto almeno la mattina al master, ma, a mio discargo e per perorare la mia causa, volevo solo dire che non è facile prendere un treno alle 4:12 da Bologna, dopo aver fatto uno spettacolo e dopo aver girovagato a vanvera per 3 ore per la dotta città emiliana, e poi presentarsi belli freschi ad ascoltare interessantissimi discorsi sul diritto d'autore ed una sequela interminabile di percentuali.
Stasera votrrei avervi numerosi all' Abnormal, Maggiulli o non Maggiulli, per l'ultimo spettacolo dei Mensana per questa stagione. Non facciamo cazzate, vi tengo d'occhio. Senza contare il fatto che vi voglio bene.
Saluti e Trenitalia
Ciccio
Avevo detto che sarei venuto almeno la mattina al master, ma, a mio discargo e per perorare la mia causa, volevo solo dire che non è facile prendere un treno alle 4:12 da Bologna, dopo aver fatto uno spettacolo e dopo aver girovagato a vanvera per 3 ore per la dotta città emiliana, e poi presentarsi belli freschi ad ascoltare interessantissimi discorsi sul diritto d'autore ed una sequela interminabile di percentuali.
Stasera votrrei avervi numerosi all' Abnormal, Maggiulli o non Maggiulli, per l'ultimo spettacolo dei Mensana per questa stagione. Non facciamo cazzate, vi tengo d'occhio. Senza contare il fatto che vi voglio bene.
Saluti e Trenitalia
Ciccio
mercoledì, aprile 18, 2007
Giallo Mondadori...

No, non stiamo parlando della celeberrima collana arnoldiana, bensì di un misfatto (per non dire "pasticciaccio") che si è compiuto sotto i nostri occhi... Il giallo della sedia rossa. E nemmeno ce ne siamo accorti. Le ipotesi sull'origine delle macchie sono state le più varie e fantasiose: c'è chi parlava di fango, chi di caffè, chi di gelato (...)
A giudicare da quanto è fitto il mistero io direi che è stato il fantasma di Canterville, che con le macchie aveva buona familiarità. Ma nel dubbio chiederei al R.I.S.
Lost in traslation...
Confesso che ieri sera, verso mezzanotte, sola soletta nella mia cucina, mi sono sentita un po' lost in traslation...o meglio, lost in correction.
Dopo essermi fatta forza e aver preso in mano le bozze di Maggiulli, mi sono diretta in cucina, scoprendo estasiata che i miei coinquilini avevano deciso, proprio ieri sera, di dare una simpatica festicciola. Stremata ma non scoraggiata, mi sono spostata in camera e ovviamente, appena ho acceso la luce, si è fulminata...
Morale, verso le dieci e mezzo sono tornata in cucina e fino a mezzanotte ho prodotto la bellezza di...rullo di tamburi.......UNA PAGINA! Velocità Adsl 4 giga byte, mica pizza e fichi.
Però, che soddisfazione fare i correttori di bozze!
Buon lavoro piccoli lemuri adorati, e ricordate che il lavoro nobilita l'uomo.
Dopo essermi fatta forza e aver preso in mano le bozze di Maggiulli, mi sono diretta in cucina, scoprendo estasiata che i miei coinquilini avevano deciso, proprio ieri sera, di dare una simpatica festicciola. Stremata ma non scoraggiata, mi sono spostata in camera e ovviamente, appena ho acceso la luce, si è fulminata...
Morale, verso le dieci e mezzo sono tornata in cucina e fino a mezzanotte ho prodotto la bellezza di...rullo di tamburi.......UNA PAGINA! Velocità Adsl 4 giga byte, mica pizza e fichi.
Però, che soddisfazione fare i correttori di bozze!
Buon lavoro piccoli lemuri adorati, e ricordate che il lavoro nobilita l'uomo.
martedì, aprile 17, 2007
Oggi e sempre rivolta!
DIGNITA' PER LA D EUFONICA!
LIBERTA' PER AD & ED!
MORTE AI MALEDETTI REDATTORI ADELPHI E AI LORO SQUADRONI DELLA MORTE!
Hasta siempre, Ad & Ed!
Ad & Ed sono vive e lottano insieme a noi!
LIBERTA' PER AD & ED!
MORTE AI MALEDETTI REDATTORI ADELPHI E AI LORO SQUADRONI DELLA MORTE!
Hasta siempre, Ad & Ed!
Ad & Ed sono vive e lottano insieme a noi!
lunedì, aprile 16, 2007
MANTEGAZZA ET BACARDI DIXIT
PER INCONTRARE TE RILUTTANTE LEOPARDO DAI LENTI OCCHI...
L'ACQUA DIVENTA SEMPRE PIù FREDDA E IMPROVVISAMENTE GHIACCIO, IL GIORNO DIVENTA SEMPRE PIù BUIO E IMPROVVISAMENTE NOTTE. L'UOMO SEMPRE PIù VECCHIO E IMPROVVISAMENTE MORTO.
silla e redazione di fondo
ps: la modernità potrebbe essere liquida
L'ACQUA DIVENTA SEMPRE PIù FREDDA E IMPROVVISAMENTE GHIACCIO, IL GIORNO DIVENTA SEMPRE PIù BUIO E IMPROVVISAMENTE NOTTE. L'UOMO SEMPRE PIù VECCHIO E IMPROVVISAMENTE MORTO.
silla e redazione di fondo
ps: la modernità potrebbe essere liquida
domenica, aprile 15, 2007
Ci siamo!
Ci siamo ragazzi.
Domani si consegna il primo lavoro specifico di questo master. Fogli alla mano (non più di 2 cartelle, mi raccomando) domani mattina entreremo nella splendida e comodissima aula magna per consegnare all' ineguagliabile Pisky il nostro saggio di primavera. Secondo me i commenti del Professore saranno nell'ordine di:
1) Ma non mi rompa i coglioni;
2)Il suo elaborato era francamente una merda;
3) Ma che cazzo ha scritto;
4) Con questi fogli mi ci pulirei volentieri il culo.
Sono ben accetti suggerimenti.
Saluti e Saggi
Ciccio
Domani si consegna il primo lavoro specifico di questo master. Fogli alla mano (non più di 2 cartelle, mi raccomando) domani mattina entreremo nella splendida e comodissima aula magna per consegnare all' ineguagliabile Pisky il nostro saggio di primavera. Secondo me i commenti del Professore saranno nell'ordine di:
1) Ma non mi rompa i coglioni;
2)Il suo elaborato era francamente una merda;
3) Ma che cazzo ha scritto;
4) Con questi fogli mi ci pulirei volentieri il culo.
Sono ben accetti suggerimenti.
Saluti e Saggi
Ciccio
venerdì, aprile 13, 2007
Traduttori sempre e comunque
Dopo l'intervento di Bea, mi vergogno un po' a scrivere di simili trivialità, ma qui stiamo lavorando per voi - in particolare per rispondere al pressante interrogativo che circolava stamattina: sappiate dunque che hallow significa "consacrare". Non sono riuscita a trovarlo come sostantivo, ma pare che Harry Potter and the Deathly Hallows (visto che da qui è nato tutto) verrà tradotto con "Harry Potter e gli spiriti mortali". Nonostante le perplessità linguistiche che inevitabilmente ci attanagliano.
Il Leopardi che non ti aspettavi
Leopardi non è morto.
Vive a Londra.
E' il conte Rossi.
Ebbene, se Leopardi, Mattia Pascal ante-litteram, avesse simulato la sua morte a Napoli nel 1837, per poter comodamente dileguarsi sotto false spoglie in Inghilterra, accadrebbe che il nostro passero solitario incontri Dante Gabriel Rossetti, impartisca lezioni di lingua indiana al padre di Kipling che stava per partire come funzionario imperiale in India...e soprattutto che si faccia beffe dell'amatissimo padre Monaldo, scrivendogli lettere in cui si spaccia per un erudito irlandese e propinandogli una serie di falsi letterari...
Sono stata alla presentazione di un libro. Mi ha incuriosito. L'ho comprato. Volevo condividere con voi questa piccola scoperta!
Alessandro Zaccuri, Il signor figlio, Mondadori, Scrittori italiani e stranieri, € 17,00
P.S. Ah...e cmq Leopardi non è morto per l'epidemia di colera che funestò Napoli, bensì a causa di un'indigestione di confetti e gelati!
giovedì, aprile 12, 2007
Oh cazzo!

Oh dio maiuscolo, solo ora (ore 23:27), dopo aver passato un pomeriggio ad editare per il buon Maggiullino tutto matto, mi rendo conto di non aver fatto la sitografia per il buon Fuhrer Hell-mut.
Mi tuffo a pesce in Google e ne uscirò con tutti i siti su Amadeus, anche se non si vede più in televisione da quando ha lasciato la Rai.
Saluti AND Fritture OR Capisaldi
Ciccio
HABEMUS NOVA PUELLA POSTANTEM
Bhè....incredibile, inopinabile, indicibile, ce l'ho fatta!
Superando la mia nota avversione per la tecnologia, in una sola giornata ho appreso nozioni utilissime per il mio futuro di camionista (ebbene si, è la mia spirazione segreta, il Master è una copertura):
1) Per far funzionare un Mp3 bisogna metterci dentro le pile....vero Ciccio?
2) Per accedere ad un blog, bisogna avere l'invito da Cinzia (grazie tesoro)!
Dunque, stremata dal pomeriggio passato sul computer per tentare di soddisfare il mio amato Pischi, ma felice, vi saluto miei intrepidi e lepidi refusi.....
Baci al maiuscoletto-corsivo
Julia
Superando la mia nota avversione per la tecnologia, in una sola giornata ho appreso nozioni utilissime per il mio futuro di camionista (ebbene si, è la mia spirazione segreta, il Master è una copertura):
1) Per far funzionare un Mp3 bisogna metterci dentro le pile....vero Ciccio?
2) Per accedere ad un blog, bisogna avere l'invito da Cinzia (grazie tesoro)!
Dunque, stremata dal pomeriggio passato sul computer per tentare di soddisfare il mio amato Pischi, ma felice, vi saluto miei intrepidi e lepidi refusi.....
Baci al maiuscoletto-corsivo
Julia
Basta distrarsi un attimo...
Sono stata lontana dalla Rete per poco piu' di due ore, praticamente non ho fatto in tempo a distogliere lo sguardo dallo schermo... che Google mi ha cambiato di soppiatto la home page. Caspita. Non ho neanche avuto il tempo di salutare la home page vecchia. Credo che andro' a trovarla sulla wayback machine.
A domani, e non cambiate troppo!
A domani, e non cambiate troppo!
Basta cazzate, perdiamo i migliori
Siccome è morto, credo che dovrò modificare la mia opinione sul maggiore scrittore vivente.
Addio K.
Da domani si brinda solo a lui. Ecco.
la notizia ANSA: http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_2138654571.html
Cazzo, avessi potuto sarei morto al posto suo.
Addio K.
Da domani si brinda solo a lui. Ecco.
la notizia ANSA: http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_2138654571.html
Cazzo, avessi potuto sarei morto al posto suo.
Finalmente...
Ah...ringrazio innanzitutto tutti coloro che mi hanno permesso di scrivere finalmente il mio primo post: in primis Susy che si è occupata di me durante le vacanze accogliendo il mio grido di dolore; e in secundis (con qualche forzatura...)mentetropicale che mia ha concesso di entrare...detto questo, avevo un pezzo bellissimo sul viaggio in treno verso Napoli che ormai è scaduto...comunque...si trattava di un'indagine sul campo della lettura intersiziale...affianco a me c'era una signora di mezz'età che leggeva Harmony (con copertina rosso fuoco, purtroppo il titolo mi è sfuggito...) mentre nel mezzo del corridoio, seduta su una valigia, una giovinetta leggeva "L'idiota"...una vera eroina della letteratura intersiziale!A presto!
mercoledì, aprile 11, 2007
Post-pasquale
Non sapendo che fare della mia vita durante il primo pomeriggio di vacanze pasquali, ho pensato di farmi del male con alcune statistiche. A questo punto, non posso non condividere il risultato delle mie fatiche:
Nel Sistema Bibliotecario Vimercatese sono state acquistate 44 copie di 3 metri sopra il cielo e, non paghe di questo, due biblioteche ne hanno acquistate 3 copie, mentre 10 si sono limitate ad acquistarne due. Notevole il fatto che 6 biblioteche abbiano ritenuto opportuno escludere l'opera dal prestito. Le prenotazioni arrivano fino al 26 luglio.
Le copie di Ho voglia di te sono solo 32 (e questo un po' mi rattrista), le stesse 6 biblioteche di cui sopra lo escludono dal prestito, ma almeno è prenotato solo fino al 20 giugno.
Infine, Scusa ma ti chiamo amore è stato acquistato in una miseria di 24 copie... ma la venticinquesima è in catalogazione, fresca di acquisto! Sarà questa penuria angosciante a far sì che le prenotazioni arrivino fino al 27 settembre? E che siano solo tre le biblioteche che lo escludono dal prestito?
Bisogna favorire la lettura!
Sarete inoltre lieti di sapere che Ho voglia di te è l'ottavo libro più letto, ma la vera soddisfazione è che Scusa ma ti chiamo amore è il SECONDO CLASSIFICATO!
E ora dormite sereni... un buon libro aiuta!
Nel Sistema Bibliotecario Vimercatese sono state acquistate 44 copie di 3 metri sopra il cielo e, non paghe di questo, due biblioteche ne hanno acquistate 3 copie, mentre 10 si sono limitate ad acquistarne due. Notevole il fatto che 6 biblioteche abbiano ritenuto opportuno escludere l'opera dal prestito. Le prenotazioni arrivano fino al 26 luglio.
Le copie di Ho voglia di te sono solo 32 (e questo un po' mi rattrista), le stesse 6 biblioteche di cui sopra lo escludono dal prestito, ma almeno è prenotato solo fino al 20 giugno.
Infine, Scusa ma ti chiamo amore è stato acquistato in una miseria di 24 copie... ma la venticinquesima è in catalogazione, fresca di acquisto! Sarà questa penuria angosciante a far sì che le prenotazioni arrivino fino al 27 settembre? E che siano solo tre le biblioteche che lo escludono dal prestito?
Bisogna favorire la lettura!
Sarete inoltre lieti di sapere che Ho voglia di te è l'ottavo libro più letto, ma la vera soddisfazione è che Scusa ma ti chiamo amore è il SECONDO CLASSIFICATO!
E ora dormite sereni... un buon libro aiuta!
sabato, aprile 07, 2007
Violette!
altri corrispondenti dall'Italia
E' sconfortante: ho appena scoperto che il mio potentissimo collegamento Internet non solo non visualizza bene le foto del blog, ma ci mette un quarto d'ora anche solo per farmi scrivere un post.
Io alla Via Crucis non ci sono andata (Ciccio, sei pieno di sorprese!) anche perchè la mia esaltante e attesa vacanza è iniziata a letto con la febbre, perciò eccomi qui a cazzeggiare sul blog.
Per fortuna che c'è il caro vecchio Pischi a tenermi compagnia.
Buona Pasqua a tutti, gente!
PS: ma chi è "azzardo"? Non è che è l'architetto sotto falso nome?
venerdì, aprile 06, 2007
Dal vostro corrispondente
Nonostante le difficoltà tecniche della connessione internet (lenta come il decorso della varicella)nel mio sperduto paesino calabrese di 400 anime, il vostro corrispondente dal terzo mondo vi lascia un post da crocifissione. D'altro canto, è Venerdì Santo).
Mi sto preparando per andare alla Via Crucis, e non in senso figurato. Sono già pronto per cantare a squarciagola le canzoncine che avete avuto modo di apprezzare in questi giorni, quali "Gesù aiutato dal Cireneo", Gesù deposto dalla croce" e "Gesù cade la seconda volta".
Le mie 15 ore di viaggio sono trascorse bene, su un Intercity notte che ha poco da invidiare ai "viaggi dela speranza" con sbarco a Lampedusa. Ci vediamo mercoledì o molto più probabilmente giovedì, belli rigonfi di brufoli ed acne post-giovanile, post-pasquale e post-moderna.
Saluti e kinder sorpresa
Ciccio
PS: a casa dei miei ho ritrovato "Il pasto nudo" di Burroughs che avevo comprato con "Repubblica". Indovinate chi è la traduttrice? Vabbè, non vi dico niente, avete già indovinato... Ah, quella donna, che avevo già incrociato ma alla quale non avevo fatto caso... le imperscrutabili traiettorie della vita...
Mi sto preparando per andare alla Via Crucis, e non in senso figurato. Sono già pronto per cantare a squarciagola le canzoncine che avete avuto modo di apprezzare in questi giorni, quali "Gesù aiutato dal Cireneo", Gesù deposto dalla croce" e "Gesù cade la seconda volta".
Le mie 15 ore di viaggio sono trascorse bene, su un Intercity notte che ha poco da invidiare ai "viaggi dela speranza" con sbarco a Lampedusa. Ci vediamo mercoledì o molto più probabilmente giovedì, belli rigonfi di brufoli ed acne post-giovanile, post-pasquale e post-moderna.
Saluti e kinder sorpresa
Ciccio
PS: a casa dei miei ho ritrovato "Il pasto nudo" di Burroughs che avevo comprato con "Repubblica". Indovinate chi è la traduttrice? Vabbè, non vi dico niente, avete già indovinato... Ah, quella donna, che avevo già incrociato ma alla quale non avevo fatto caso... le imperscrutabili traiettorie della vita...
Viva la Pasqua?
riflessioni poco religiose nel giorno di vigilia
Esistono tanti mondi possibili.
"Un altro mondo è possibile" è stato per anni lo slogan di un movimento, di gente che credeva e crede ancora che il mero individualismo sia una realtà inumana, contraria ai bisogni di socializzazione e di realizzazione dell'individuo o se preferite dell'individualità.
Molti studi delle scienze sociali, al di là della politica, tentano di inoltrarsi in pieno nel campo del postmoderno, recuperando la complessità frammentata di un mondo dove, in mancanza di riferimenti certi, passano tante esperienze, nebulose in continuo divenire.
Eppure il bisogno di un'identità ritorna sempre come un fantasma nella sfera del singolo, desideroso di stabilità e soprattutto di affetti. Così la virtualità, le connessioni con l'altro, creano comunità, rapporti, e se alcuni preferiscono nascondersi dietro uno schermo e danno un altro nome alla loro persona, la ragione è da cercare proprio in questo innato bisogno alla comunicazione e all'espressione del sé come modo per avvicinarsi agli altri.
C'è culturalmente una contraddizione in questo processo di ricerca. Un mondo, un primo mondo, fatto di carne e ossa, è attraversato da un secondo dove non c'è limite e le possibilità di luoghi si moltiplicano, mentre nel primo siamo sempre qui e ora, con un dovere di attenzione o una fuga nell'alienazione. Parlo di contraddizioni (e per giunta multiple) perchè il secondo mondo diventa solo apparentemente alternativo al primo, è vissuto dalle stesse persone, con gli stessi desideri e gli stessi problemi. Crea però nuove forme e alcuni individui sperano che queste forme siano una nuova vita. Una seconda vita. "Second Life"!
http://it.wikipedia.org/wiki/Second_life
ps: non sono ancora entrato in questa comunità (probabilmente non entrerò, anche per ragioni tecniche di connessione veloce) ma alcuni miei amici me ne hanno parlato come un'esperienza incredibile, con scenari tridimensionali ed effetti multisensoriali assolutamente all'avanguardia.
pss: in Second Life ci sono pure delle case editrici costruite con gli avatar. Magari potremo trovare lavoro lì! Non è uno scherzo.
Un saluto a tutti e buone feste.
"Un altro mondo è possibile" è stato per anni lo slogan di un movimento, di gente che credeva e crede ancora che il mero individualismo sia una realtà inumana, contraria ai bisogni di socializzazione e di realizzazione dell'individuo o se preferite dell'individualità.
Molti studi delle scienze sociali, al di là della politica, tentano di inoltrarsi in pieno nel campo del postmoderno, recuperando la complessità frammentata di un mondo dove, in mancanza di riferimenti certi, passano tante esperienze, nebulose in continuo divenire.
Eppure il bisogno di un'identità ritorna sempre come un fantasma nella sfera del singolo, desideroso di stabilità e soprattutto di affetti. Così la virtualità, le connessioni con l'altro, creano comunità, rapporti, e se alcuni preferiscono nascondersi dietro uno schermo e danno un altro nome alla loro persona, la ragione è da cercare proprio in questo innato bisogno alla comunicazione e all'espressione del sé come modo per avvicinarsi agli altri.
C'è culturalmente una contraddizione in questo processo di ricerca. Un mondo, un primo mondo, fatto di carne e ossa, è attraversato da un secondo dove non c'è limite e le possibilità di luoghi si moltiplicano, mentre nel primo siamo sempre qui e ora, con un dovere di attenzione o una fuga nell'alienazione. Parlo di contraddizioni (e per giunta multiple) perchè il secondo mondo diventa solo apparentemente alternativo al primo, è vissuto dalle stesse persone, con gli stessi desideri e gli stessi problemi. Crea però nuove forme e alcuni individui sperano che queste forme siano una nuova vita. Una seconda vita. "Second Life"!
http://it.wikipedia.org/wiki/Second_life
ps: non sono ancora entrato in questa comunità (probabilmente non entrerò, anche per ragioni tecniche di connessione veloce) ma alcuni miei amici me ne hanno parlato come un'esperienza incredibile, con scenari tridimensionali ed effetti multisensoriali assolutamente all'avanguardia.
pss: in Second Life ci sono pure delle case editrici costruite con gli avatar. Magari potremo trovare lavoro lì! Non è uno scherzo.
Un saluto a tutti e buone feste.
giovedì, aprile 05, 2007
Un uovo per la ZiaNella
Ma vi siete beccati la mail con il nuovo orario di aprile?? Ma quanto è simpa la nostra tutor... e che dolcezza, ci scrive pure "grazie"! Ma de che? mi son chiesta io... secondo me quella donna ha delle terribili carenze d'affetto...propongo di regalarle un uovo di cioccolato gigante!
Abbelli...come se non ve l'avessi detto abbastanza oggi...buona pasqua!!e mille di questi aperitivi!
Tanti baci,
Bea
Abbelli...come se non ve l'avessi detto abbastanza oggi...buona pasqua!!e mille di questi aperitivi!
Tanti baci,
Bea
Aperitivati con noi!
E anche questa è andata, nonostante il mio ingiustificato attacco di oggi durante la riunione pre-aperitivo.
Oltre a chiedervi scusa per aver alzato la voce, vi comunico che è stata una bellissima serata, con tanto di ritorno a casa con una leggerissima brillantezza (ma state tranquilli, ce ne vuole un pò per stendermi).
Ci vediamo domattina, io salto Riediger, che ormai prenderà come un affronto personale il mio mancare a tutte le sue lezioni.
Inoltre mi vedrete anche con una vera valigia da emigrante, non quelle borse fighette che si vedono in giro!
Un caro saluto dalla vostra donna mestruata
Saluti e archi della pace
Ciccio
Oltre a chiedervi scusa per aver alzato la voce, vi comunico che è stata una bellissima serata, con tanto di ritorno a casa con una leggerissima brillantezza (ma state tranquilli, ce ne vuole un pò per stendermi).
Ci vediamo domattina, io salto Riediger, che ormai prenderà come un affronto personale il mio mancare a tutte le sue lezioni.
Inoltre mi vedrete anche con una vera valigia da emigrante, non quelle borse fighette che si vedono in giro!
Un caro saluto dalla vostra donna mestruata
Saluti e archi della pace
Ciccio
martedì, aprile 03, 2007
Foto compromettenti

Dovevamo andare al Plastic...in questo posto lugubre ma vitale, i Fondamonda's sono riusciti comunque a divertirsi (chi più chi meno..:)
Per le foto dell'evento clicca qui
Metafore leprottesche
Biki
Sarta italiana (1906-1999). Portava un turbante verde acceso quando, nel 1996, la vidi per l'ultima volta. Elvira Leonardi Bouyeure, in arte, nel mestiere Biki, era al lavoro nel suo atelier al pianterreno della milanese via Sant'Andrea, dove aveva casa e bottega. L'ora era da risveglio. Io, il cronista, ero abbioccato; lei, l'intervistanda ormai novantenne, sprizzava adrenalina: "Oggi comincio la collezione per il Giappone. Insieme a mia figlia Roberta, ho finito la linea bambini e sto disegnando gli abiti per le mie fedelissime, donne particolari, donne molto ricche, allergiche al bric-à-brac di oggi, proprio come lo sarebbe stata la mia adorata Maria". Maria stava per Maria Callas. Biki le insegn& a vestire, fu il suo Pigmalione di modi e di guardaroba. Il soprano fu, come si direbbe oggi nel linguaggio della moda, la sua testimonial e la impose al mondo con quel suo strano soprannome: Biki, trasformazione esotica di Bicchi, come la chiamava Giacomo Puccini, il nonno degli affetti e non del sangue, contraendo birichina. "Incontrai Maria nel 1951 a casa di Wally Toscanini", raccontava, "era disastrosa, una mastodontica "sciuretta" che amava il coordinato, le scarpe uguali alla borsettina, meglio se di vernice sberluccicante. Venne in sartoria, da me e da mio genero Alain Reynaud che era stato assistente di Jacques Fath e disegnava per me. Si era messa a dieta, era appena sotto il quintale, ma già si muoveva come una magra, aveva l'allure della magra. Perché non sbagliasse, Alain aveva numerato tutto il suo guardaroba, vestiti, scarpe, accessori, e le aveva scritto ogni accostamento: l'abito da sera 8, con le scarpe 14 e lo scialle 6. Maria era una spugna. Il talento, le antenne sono un gran dono. Quel che impar& sembrava essere suo da sempre, qualcosa di innato. Per esempio, la grazia di ammantarsi negli scialli. Ricordo solo una persona che poteva starle alla pari, il cardinale Montini che poi divent& Papa. Lo vidi in arcivescovado, a Milano. Si riparava dagli spifferi con una grande sciarpa. Uno chic naturale." Sarta (era il termine che preferiva, perché odiava quello di stilista), Biki lo era diventata avendo come unica carta da spendere, oltre all'intraprendenza e a una generosa intelligenza, proprio quello che definiva "chic naturale", l'eleganza, lo stile del mondo che, per nascita, per firma e non per reddito, aveva cominciato a frequentare da ragazza, lei figlia di Fosca, la bambina nata dal primo matrimonio di Elvira, compagna e poi moglie di Puccini. Per Biki, Puccini era "nonno Tato" e a lei, che chiamava anche "la modosa" quasi intuendone il destino, il musicista disse: "Ho voglia di silenzio, Turandot dorme". Poco dopo, morì a Bruxelles. Biki non aveva ancora 18 anni. Stava nel gran mondo, la Scala, i Visconti di Modrone, i Toscanini (fu la testimone della gran rabbia del maestro per l'amore e la fuga della diciassettenne figlia Wally e di Emanuele Castelbarco, trentacinquenne, sposato, imperdonabilmente "biondo e aristocratico"), Franca Florio, il sarto Lelong, il fotografo Horst, Isadora Duncan. Ma non fu per sfizio o per realizzarsi che decise di "badare a se stessa". Dovette davvero rimboccarsi le maniche e lo fece attraverso la moda, lo "chic naturale" suo e di quella società. A un pranzo di Virginia Agnelli, incontr& Vera Borea che aveva un piccolo atelier a Parigi e propose a lei e a Gina Cicogna di occuparsi per l'Italia delle sue collezioni di abbigliamento sportivo e balneare. Era la fine del 1933. L'alleanza non and& in porto. Ma Bicchi (la K subentr& quando cominci& a lavorare nella moda) e Gina Cicogna decisero di associarsi per occuparsi di biancheria intima. Fu Gabriele d'Annunzio a inventare il nome, il marchio per la loro lingerie, Domina. Nella primavera del '34, nell'atelier di via Senato 8, fecero sfilare i loro modelli d'ispirazione parigina. Ne compr& a man bassa per la pianista Luisa Baccara, la sua ultima compagna, il Vate, il Comandante, l'indebitatissimo D'Annunzio che pag& con questa lettera-elogio: "Biki, le pieghe, gli intervalli, il tessuto pieno e il merletto aereo, le cuciture, gli orli sono elementi del ritmo esatto e dell'incognito indistinto, e perci& della poesia". Erano gli anni in cui il regime fascista, all'insegna dell'autarchia, comandava che le case di moda producessero in proprio, non comprando le teline dai grandi di Francia, almeno il 50 per cento di ogni collezione. Del made in Italy, Biki fu una pioniera, quando, sciolta la società con Gina Cicogna, continu& in proprio: non più biancheria intima, ma abiti, tailleur, gran sera. Il debutto fu il 5 maggio 1936, lo stesso giorno in cui Mussolini annunci& il ritorno dell'Impero "sui colli fatali di Roma". Vennero la guerra, la pace e il boom economico. In quella Milano, che viveva la prima stagione del benessere, il visone, i vestitoni per le prime alla Scala, la corsa ai modelli che Enrichetta Pedrini importava da Parigi, Biki fu, insieme a Germana Marucelli e a Jole Veneziani, la sarta regina, la sarta di un nascente stile italiano, aiutata nella creatività da Alain Raynaud. Aveva sposato Robert Bouyeure, ma mantenne la sua firma, quel nomignolo come insegna. Per matrimonio della madre con Mario Crespi, il maggiore dei tre fratelli che allora avevano la totale proprietà del Corriere della Sera, divenne, in quegli anni, erede di una grossa fetta dell'impero editoriale di via Solferino. Era la ricchezza, ma continu& a lavorare, a stare nell'atelier di Sant'Andrea (prima verso Montenapoleone; più tardi quasi all'angolo di via della Spiga) stakanovisticamente ma con la civetteria della non fatica, a essere Biki, magari a insegnare alla divina Maria "che no, in casa e di sera non si tiene un cappello dalla tesa larga di velluto". Fu una fra le prime sarte di alta moda ad allearsi con l'industria: dal '60 al '66, firm& per il Gruppo Finanziario Tessile la linea Cori-Biki. A essere "la modosa" continu& anche quando i suoi anni si fecero tanti e tanti ("Veda lei se scrivere tutti quelli che ho. Lo so, passata una certa età, gli anni possono inorgoglire. Ma è comunque vecchiaia") e sulla scena irruppero i giovani stilisti. Era, come la madre Fosca, una donna di carattere e di grandi slanci. Una biografia di Biki è stata scritta da Hélène Blignaut: La scala di vetro, Rusconi Editore 1995.
Sarta italiana (1906-1999). Portava un turbante verde acceso quando, nel 1996, la vidi per l'ultima volta. Elvira Leonardi Bouyeure, in arte, nel mestiere Biki, era al lavoro nel suo atelier al pianterreno della milanese via Sant'Andrea, dove aveva casa e bottega. L'ora era da risveglio. Io, il cronista, ero abbioccato; lei, l'intervistanda ormai novantenne, sprizzava adrenalina: "Oggi comincio la collezione per il Giappone. Insieme a mia figlia Roberta, ho finito la linea bambini e sto disegnando gli abiti per le mie fedelissime, donne particolari, donne molto ricche, allergiche al bric-à-brac di oggi, proprio come lo sarebbe stata la mia adorata Maria". Maria stava per Maria Callas. Biki le insegn& a vestire, fu il suo Pigmalione di modi e di guardaroba. Il soprano fu, come si direbbe oggi nel linguaggio della moda, la sua testimonial e la impose al mondo con quel suo strano soprannome: Biki, trasformazione esotica di Bicchi, come la chiamava Giacomo Puccini, il nonno degli affetti e non del sangue, contraendo birichina. "Incontrai Maria nel 1951 a casa di Wally Toscanini", raccontava, "era disastrosa, una mastodontica "sciuretta" che amava il coordinato, le scarpe uguali alla borsettina, meglio se di vernice sberluccicante. Venne in sartoria, da me e da mio genero Alain Reynaud che era stato assistente di Jacques Fath e disegnava per me. Si era messa a dieta, era appena sotto il quintale, ma già si muoveva come una magra, aveva l'allure della magra. Perché non sbagliasse, Alain aveva numerato tutto il suo guardaroba, vestiti, scarpe, accessori, e le aveva scritto ogni accostamento: l'abito da sera 8, con le scarpe 14 e lo scialle 6. Maria era una spugna. Il talento, le antenne sono un gran dono. Quel che impar& sembrava essere suo da sempre, qualcosa di innato. Per esempio, la grazia di ammantarsi negli scialli. Ricordo solo una persona che poteva starle alla pari, il cardinale Montini che poi divent& Papa. Lo vidi in arcivescovado, a Milano. Si riparava dagli spifferi con una grande sciarpa. Uno chic naturale." Sarta (era il termine che preferiva, perché odiava quello di stilista), Biki lo era diventata avendo come unica carta da spendere, oltre all'intraprendenza e a una generosa intelligenza, proprio quello che definiva "chic naturale", l'eleganza, lo stile del mondo che, per nascita, per firma e non per reddito, aveva cominciato a frequentare da ragazza, lei figlia di Fosca, la bambina nata dal primo matrimonio di Elvira, compagna e poi moglie di Puccini. Per Biki, Puccini era "nonno Tato" e a lei, che chiamava anche "la modosa" quasi intuendone il destino, il musicista disse: "Ho voglia di silenzio, Turandot dorme". Poco dopo, morì a Bruxelles. Biki non aveva ancora 18 anni. Stava nel gran mondo, la Scala, i Visconti di Modrone, i Toscanini (fu la testimone della gran rabbia del maestro per l'amore e la fuga della diciassettenne figlia Wally e di Emanuele Castelbarco, trentacinquenne, sposato, imperdonabilmente "biondo e aristocratico"), Franca Florio, il sarto Lelong, il fotografo Horst, Isadora Duncan. Ma non fu per sfizio o per realizzarsi che decise di "badare a se stessa". Dovette davvero rimboccarsi le maniche e lo fece attraverso la moda, lo "chic naturale" suo e di quella società. A un pranzo di Virginia Agnelli, incontr& Vera Borea che aveva un piccolo atelier a Parigi e propose a lei e a Gina Cicogna di occuparsi per l'Italia delle sue collezioni di abbigliamento sportivo e balneare. Era la fine del 1933. L'alleanza non and& in porto. Ma Bicchi (la K subentr& quando cominci& a lavorare nella moda) e Gina Cicogna decisero di associarsi per occuparsi di biancheria intima. Fu Gabriele d'Annunzio a inventare il nome, il marchio per la loro lingerie, Domina. Nella primavera del '34, nell'atelier di via Senato 8, fecero sfilare i loro modelli d'ispirazione parigina. Ne compr& a man bassa per la pianista Luisa Baccara, la sua ultima compagna, il Vate, il Comandante, l'indebitatissimo D'Annunzio che pag& con questa lettera-elogio: "Biki, le pieghe, gli intervalli, il tessuto pieno e il merletto aereo, le cuciture, gli orli sono elementi del ritmo esatto e dell'incognito indistinto, e perci& della poesia". Erano gli anni in cui il regime fascista, all'insegna dell'autarchia, comandava che le case di moda producessero in proprio, non comprando le teline dai grandi di Francia, almeno il 50 per cento di ogni collezione. Del made in Italy, Biki fu una pioniera, quando, sciolta la società con Gina Cicogna, continu& in proprio: non più biancheria intima, ma abiti, tailleur, gran sera. Il debutto fu il 5 maggio 1936, lo stesso giorno in cui Mussolini annunci& il ritorno dell'Impero "sui colli fatali di Roma". Vennero la guerra, la pace e il boom economico. In quella Milano, che viveva la prima stagione del benessere, il visone, i vestitoni per le prime alla Scala, la corsa ai modelli che Enrichetta Pedrini importava da Parigi, Biki fu, insieme a Germana Marucelli e a Jole Veneziani, la sarta regina, la sarta di un nascente stile italiano, aiutata nella creatività da Alain Raynaud. Aveva sposato Robert Bouyeure, ma mantenne la sua firma, quel nomignolo come insegna. Per matrimonio della madre con Mario Crespi, il maggiore dei tre fratelli che allora avevano la totale proprietà del Corriere della Sera, divenne, in quegli anni, erede di una grossa fetta dell'impero editoriale di via Solferino. Era la ricchezza, ma continu& a lavorare, a stare nell'atelier di Sant'Andrea (prima verso Montenapoleone; più tardi quasi all'angolo di via della Spiga) stakanovisticamente ma con la civetteria della non fatica, a essere Biki, magari a insegnare alla divina Maria "che no, in casa e di sera non si tiene un cappello dalla tesa larga di velluto". Fu una fra le prime sarte di alta moda ad allearsi con l'industria: dal '60 al '66, firm& per il Gruppo Finanziario Tessile la linea Cori-Biki. A essere "la modosa" continu& anche quando i suoi anni si fecero tanti e tanti ("Veda lei se scrivere tutti quelli che ho. Lo so, passata una certa età, gli anni possono inorgoglire. Ma è comunque vecchiaia") e sulla scena irruppero i giovani stilisti. Era, come la madre Fosca, una donna di carattere e di grandi slanci. Una biografia di Biki è stata scritta da Hélène Blignaut: La scala di vetro, Rusconi Editore 1995.
Mensana space
E comunque, è online il myspace dei mensana. Cliccate e fatevi due sane risate, almeno spero...
Ci sono le ultime interviste che abbiamo rilasciato e un'intervista di quando ero ancora giovane e bello.
Ci sono le ultime interviste che abbiamo rilasciato e un'intervista di quando ero ancora giovane e bello.
Istruzioni operative per aperitivo
Allora, le soluzioni per domani:
1) Aperitivo in un locale all'arco della pace, in piazza Sempione. Il locale presenta abbondante buffet e ampio spazio all'aperto. Ambiente giovane e dinamico. In questo caso ci si vede davanti al castello sforzesco (fermata Cairoli), dopodichè lo si raggiunge a piedi respirando un pò di aria buona e sparando alle paperelle del laghetto.
2) Apertitivo in Via Torino - Ripa di Porta ticinese - Navigli (non tutti assieme, non vi faccio fare il tour de France). In questo caso ci si vede da qualche parte in Via Torino. Locale da destinarsi.
3) Varie ed eventuali.
Sono bene accetti suggerimenti, basta che il locale abbia abbastanza spazio anche all'esterno per contenere noi e i nostri io, che notoriamente sono di tutti i colori dell'iride.
Saluti e Mojito
Ciccio
1) Aperitivo in un locale all'arco della pace, in piazza Sempione. Il locale presenta abbondante buffet e ampio spazio all'aperto. Ambiente giovane e dinamico. In questo caso ci si vede davanti al castello sforzesco (fermata Cairoli), dopodichè lo si raggiunge a piedi respirando un pò di aria buona e sparando alle paperelle del laghetto.
2) Apertitivo in Via Torino - Ripa di Porta ticinese - Navigli (non tutti assieme, non vi faccio fare il tour de France). In questo caso ci si vede da qualche parte in Via Torino. Locale da destinarsi.
3) Varie ed eventuali.
Sono bene accetti suggerimenti, basta che il locale abbia abbastanza spazio anche all'esterno per contenere noi e i nostri io, che notoriamente sono di tutti i colori dell'iride.
Saluti e Mojito
Ciccio
SOSPETTO TREMENDO SOSPETTO?
Ma dai, i nomi se li segnano solo per vedere chi ha consegnato e chi no.
Credo.
Credo.
E lo chiamano anonimato...
FONDAGATE!!!! SCANDALO!!!
Se ho capito bene funziona così: si può anche consegnare il modulo di valutazione non firmato ma, nel momento stesso in cui il tuo voto segreto giunge nell'urna, su una scheda allegata viene scritto a chi appartiene il voto!!!
Ma porca puttana, allora a che cazzo serve? Come scrivere una lettera anonima, magari con lettere ritagliate dai giornali, e mettere il mittente sulla busta. Ma porca puttana! Io non capisco...
Se ho capito bene funziona così: si può anche consegnare il modulo di valutazione non firmato ma, nel momento stesso in cui il tuo voto segreto giunge nell'urna, su una scheda allegata viene scritto a chi appartiene il voto!!!
Ma porca puttana, allora a che cazzo serve? Come scrivere una lettera anonima, magari con lettere ritagliate dai giornali, e mettere il mittente sulla busta. Ma porca puttana! Io non capisco...
RIGURGITO DI POESIA
THE GROUND BENEATH HER FEET (SALMAN RUSHDIE FEATURING U2, o il contrario, insomma....)
All my life I worshipped her
her golden voice her beauty beat
how she made us feel
how she made me real
and the ground beneath her feet
and the ground beneath her feet
And now I can't be sure of anything
black is white and cold is heat
for I worshipped stole my love away
it was the ground beneath her feet
it was the ground beneath her feet
go lightly down your darkened way
go lightly underground
I'll be down there in another day
I won't rest until you're found
Let me love you
let me rescue you
let me bring you towhere two roads meet
Oh come back above
where there's only love
only love
Let me love you true
let me rescue you
let me bring you to
where two roads meet
Let me love you true
let me rescue youlet me bring you to
where two roads meet
E a parte questo, volevo dirvi: non comprate le arance, adesso, non è più stagione, troppi semi!
All my life I worshipped her
her golden voice her beauty beat
how she made us feel
how she made me real
and the ground beneath her feet
and the ground beneath her feet
And now I can't be sure of anything
black is white and cold is heat
for I worshipped stole my love away
it was the ground beneath her feet
it was the ground beneath her feet
go lightly down your darkened way
go lightly underground
I'll be down there in another day
I won't rest until you're found
Let me love you
let me rescue you
let me bring you towhere two roads meet
Oh come back above
where there's only love
only love
Let me love you true
let me rescue you
let me bring you to
where two roads meet
Let me love you true
let me rescue youlet me bring you to
where two roads meet
E a parte questo, volevo dirvi: non comprate le arance, adesso, non è più stagione, troppi semi!
lunedì, aprile 02, 2007
una domandina esistenziale prima di dormire
Ok, ce l'ho fatta a creare 'sto post, anche se non so bene come ci sono arrivata...
Volevo solo farvi partecipi, per conciliarvi il sonno, del bizarro e inquietante interrogativo sottopostomi a bruciapelo dall'architetto mentre ero immersa fino ai gomiti nel sapone per i piatti:
L'io è bianco o nero?
Si accettano opinioni.
Buonanotte!
Volevo solo farvi partecipi, per conciliarvi il sonno, del bizarro e inquietante interrogativo sottopostomi a bruciapelo dall'architetto mentre ero immersa fino ai gomiti nel sapone per i piatti:
L'io è bianco o nero?
Si accettano opinioni.
Buonanotte!
domenica, aprile 01, 2007
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