mercoledì, giugno 13, 2007

Il sintagma non ci convince

Non mi sembra carino far cadere nel nulla le perle di saggezza che ci vengono elargite, solo perché siamo un po' stanchi e accaldati...
Pertanto, vi ricordo che un linguaggio increspato non è necessariamente poetico, anche se nel saggio su Antonio e Cleopatra si vede tutta la perspicuità della posizione di Auden su Shakespeare.
Come è facile immaginare - di conseguenza - non bisogna dare ai risvolti un passo garibaldino: molto meglio un paio di DeFonseca e la Sambuca Molinari - per quanto i tratti somatici di un individuo che ne faccia uso non possano non indurre al sonno.
Naturalmente, tutto è opinabile, anche gli esiti, perché la risposta è labile come le piste dell'Africa (soprattutto se Manganelli è fortemente Manganelli) ma deve essere da sola - non isolata.
Morale della favola: asciugate virilmente le lacrime, cercate comunque di evitare gli incisi un po' brutali.
Tutto il resto è peresson.

Baci

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un genio, la rielaborazione è la prima forma d'arte. Tra pochi mesi, magari un anno, forse due, questo linguaggio diverrà il tuo, e noi avremo così il primo clone di Gipi.

susy ha detto...

Sono privilegi!

Anonimo ha detto...

Cavolo...ho pensato la stessa cosa...come fai a ricordaer tutto?

sound&fury ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sound&fury ha detto...

Non ti pinottizzare precocemente, può essere pericoloso ... narcissico e soprattutto surrettizio